Il genio sconfinato di Mattotti a Villa Arbusto

Ha proprio ragione, Carla Tufano: «La mostra di Mattotti, maestro internazionale di illustrazione contemporanea, iscrive Villa Arbusto e il suo museo civico in una geografia di centri d’arte nei quali l’offerta turistico-culturale può essere tranquillamente inserita tra le più importanti e prestigiose del Mezzogiorno». La mia amica Carla, assessora alla Cultura e vicesindaca di Lacco Ameno, è in prima fila da tempo per codificare una missione quasi impossibile, quella di inchiodare una lucettina intermittente sulle menti insulari (e non solo): la Cultura Vera fa crescere la qualità di un paese, produce ricchezza a tutto tondo. E fa bene al corpo (sociale).

Con l’inaugurazione (in programma venerdì 19 luglio dalle ore 19.30) dell’antologica dedicata a Lorenzo Mattotti, genio italiano che vive a Parigi, protagonista assoluto dell’arte visiva contemporanea, si spalanca una finestra su un coefficiente di completezza creativa al livello massimo. Lorenzo incarna avanguardia, pionierismo, genialità grondante di fumetto, pittura, illustrazione, cinema d’animazione, regia, sceneggiatura, letteratura e non so quant’altro.

Lorenzo Mattotti (photo di Stèphane Mahot)

Carla Tufano

Massimo Ielasi ci teneva da matti… a riportare il «suo» Mattotti da queste parti, di persona, personalmente. Ricordo ancora, quando andammo a Procida non so quanto tempo fa, per salutare il maestro. Tornai a casa con un veloce disegno «Per Ciro», evocativo del sublime ciclo «Nell’Acqua» che sta lì e mi sfotticchia dal muro nello studio, quasi a dirmi: «Provaci ancora, Sam!»… Ah, ah, benedetta sensualità intrisa di occhi chiusi, abbandono, armonia, respiri, mani, gambe, seni, bocche e bacini, pressione amniotica, abbracci liquidi, rallenty, tumulto, ritrovamento ed estasi. Viva!

Ovviamente c’è di più.

Al Villino Gingerò dell’Arbusto, trovate infatti quaranta opere, in gran parte serigrafie, presentate come un viaggio che comincia dagli Anni Ottanta «nel lavoro di una figura che ha infranto i confini tra generi e linguaggi, tecniche e strutture narrative, portando il suo immaginario, anche sentimentale o emotivo, in uno spazio di sperimentazione pura e verso un nuovo modo di fare comunicazione visiva».

La produzione di Mattotti è sconfinata, spazia dalle “strisce” pubblicate sulle più rinomate testate italiane e internazionali, ai manifesti di importanti eventi culturali, come il Festival di Cannes e la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Di fatto, come si legge nella nota di Gianluca Castagna, sempre preziosa e precisa, l’esposizione documenta la trentennale collaborazione tra Mattotti e una delle riviste più autorevoli del giornalismo statunitense: The New Yorker. Tre cover sintetizzano il lungo e fertile processo creativo dell’artista e il suo dialogo con Françoise Mouly, dagli anni Novanta art editor del periodico tra i più raffinati e influenti degli Stati Uniti.

Nelle copertine o nei disegni commissionati dal magazine per accompagnare articoli di moda, cultura e attualità si può già ritrovare tutta la maestria dell’artista nell’uso del colore, nei lampi espressionisti, nella fisicità del tratto, nella sapienza della composizione, nella luminosità e profondità delle scene. Una libertà creativa che dispiegherà anche in altre, feconde collaborazioni: con Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, le Nouvel Observateur, Cosmopolitan, Corriere della Sera e la Repubblica. Altra sezione dell’esposizione è articolata su tre importanti serie di grafiche, accomunate dall’interesse per la passione e i gesti dell’amore, di cui vengono colti minimi dettagli e sfumature: “La stanza”, “Città”, “Nell’acqua”.

L’esposizione a Villa Gingerò comprende poi dipinti di Mattotti provenienti da gallerie e collezioni private, che confermano il suo incessante fervore anche nella ricerca pittorica. Imperdibile.

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La mostra

«LORENZO MATTOTTI» è organizzata dal Comune di Lacco Ameno nell’ambito del progetto “Pithecusae Festival”, finanziato dalla Città Metropolitana di Napoli e inserita nel Cartellone degli Eventi metropolitani 2024.

La mostra è a ingresso libero, visitabile fino al 22 settembre 2024 tutti i giorni negli orari di apertura del Museo archeologico Pithecusae a Villa Arbusto.

Per info: www.pithecusae.it

tel. 081996103